Lezione di gografia, nomadi e controllo

Ogni tanto le lezioni scolastiche partiriscono anche qualcosa di interessante, come questa mattina a geografia. Si parlava degli spazi e delle loro variabili e inevitabilmente si è giunti a distinguere tra vita sendentaria e vita nomade. Inizia la discussione su chi ha deciso di non vivere inchiodato tutta la vita nello stesso posto e, per limitare i soliti discorsi razzisti di bassissimo livello il docente fa una provocazione:

‘Sore: "Eisiste il Grande Fratello?"

Allievo: "Sì, esiste eccome!"

‘Sore: "Ecco perché i nomadi fanno paura: non possono essere controllati."

Conciso e pungente, per le menti benpensanti e fascisteggianti della maggior parte dei miei compagni e compagne di classe.

P.S: in questi ultimi tempi sono un po’ assente, perché preso da altre cose tra le quali il LIP 2.0 che ha partorito il calendario definitivo dei corsi! A presto.

LIP 2.0 – Il ritorno

Stiamo lavorando alla nuova relase del LIP – Laboratorio informatica popolare. Che sarà la 2.0 e si terrà al CSOA il Molino di
Lugano (e forse in altri luoghi che dobbiamo ancora determinare, non esitate a segnalarne uno idoneo!) nel
corso dell’autunno-inverno 09/10. Stiamo tenendo in debita
considerazione le indicazioni nate dal bilancio condiviso stilato
al termine della scorsa edizione. La pagina e il programma sono ancora
in costruzione, ma iniziamo a segnalare alcune novità!

Ci stimo organizzando attraverso una piattaforma web che trova spazio su riseup: vi rimandiamo qui per ogni questione organizzativa (proposte corsi, informazioni, eccetera). In alternativa ci sono sempre i nostri contatti e la chat.

Nella colonna sinistra della pagina del LIP c’è lo spazio per il microblogging tramite identi.ca. Saranno automaticamente visibili tutti i post taggati con #lip2Vi invitiamo a contribuire!

Con la collaborazione di ScatolaNera – contenitore multimediale vorremmo registrare alcuni interventi e metterli a disposizione online nella rubrica apposita

Per rimanere informati iscrivetevi ai feed del LIP

Tutte le info relative allo scorso LIP sono ancora disponibili qui.

G8 a L’Aquila: informarsi è necessario

Articolo veloce, solo per segnalarvi il nodo multilingue aperto da Indymedia Italia per raccogleire tutte le informazioni legate al G8 in corso a L’Aquila.

http://g8.italy.indymedia.org/

Computer del LiBe: qualcosa si muove?

In questi giorni nelle due aule di informatica del Liceo di Bellinzona è apparso questo avviso:

 

Foglio apparso a fine anno scolastico 08/09 che annuncia il passaggio a Linux come OS per il l'anno prossimo.

 

La prima cosa che ha attirato il mio sguardo è stato Tux, il celebre pinguino del kernel Linux. Ho quindi letto per pimo il secondo punto e mi sono illuminato: l’anno prossimo verrà installato un "sistema operativo libero Linux". Finalmente! Oltre all’aspetto puramente finanziario, importante visti i continui tagli assurdi alla scuola, c’è un’apertura all’informatica e alla cultra libera, alla condivisione di tutti i saperi, alla rinuncia ad assurdi sistemi e programmi propietari costosi ed inefficienti. Mi chiedo già quale distro verrà installata e spero che tutto non sia bloccato come oggi, a partire dal terminale, speriamo in bene per una volta!

 

Questione di pillole

 

Orde hi hooligans, parte II

Gli articoli sui temibili hooligans si sono moltiplicati in questo periodo, come anche le diffide distribuite gratuitamente. Il direttore del Dipartimento delle Istituzioni, Luigi Pedrazzini, è uscito con questo articolo sul giornale dei PPDini. Dopo averlo letto mi è salito tanto fumo alla testa che non ci vedevo più, poi schiaritosi l’ambiente ho deciso di scrivere qui analizzando l’articolo in questione.

Così scrive l’esperto di violenza e ordine pubblico nel calcio ticinese.
Così scrivo io.

::L’articolo::

Continue reading →

Legge anti hooligans: informiamoci

Sono stato zitto per un po’ e nel frattempo ho strusato un po’ con il computer preparando qualche how-to che pubblicherò a breve e formattando un paio di volte. Ritorno per segnalarvi un momento informativo sul ricorso contro l’estensione della legge anti hooligans. Qui avevo scritto del ricorso che è stato mandato al Tribunale Federale e per martedì abbiamo organizzato con la collaborazione di alcun* compagn* abbiamo organizzato questo momento di discussione con gli avvocati che hanno scritto il ricorso.

Volantino:

Volantino serata informativa legge anti hools

Orde di hooligans!

Non serve che tu sia colpevole. E’ sufficiente che tu esista.

L’opinione publica viene sfamata con la paura delle invasioni, sempre più spesso: orde di polacchi, rumeni, puttane, clandestini, rom, bulgari, negri, spacciatori e ora – saranno a corto di idee? – ecco le orde di hooligans che si riverseranno nelle strade per turbare la quiete della Repubblica del Canton Ticino.
Ne avevo già parlato qui, quando il Gran Consiglio aveva approvato – all’unanimità! – l’estensione delle leggi anti hooligan a tutte le manifestazioni, quali carnevale, manifestazioni politiche e lotte sindacali, oltre che ovviamente a tutte le manifestazioni di tipo sportivo. Anche se questa nuova legge ha trovato d’accordo tutti i politicanti non ha trovato il consenso di tutta la popolazione che da queste 90 persone dovrebbe essere rappresentata. Per questo è stato depositato un ricorso al Tribunale federale, per iniziativa di undici privati cittadini e di associazioni e movimenti impegnati in attvità sportive, politiche e sindacali, segnatamente il Sindacato della comunicazione, il CSOA Il Molino> e Gioventù Biancoblù.

::Approfondimenti::
http://www.inventati.org/ti-riguarda
Numero speciale de Lo Sgambetto (fanzine GBB)
Testo del ricorso
– Volantino interno e esterno

Il lato oscuro di Google

Di Om e Leo, pubblicato su Voce Libertaria di marzo 08

Apro
la pagina di Google, digito "voce libertaria", clicco "cerca" ed in una
frazione di secondo mi appaiono 4’623 risultati. Sbalorditivo pensando
che il giornale che ospita questo articoletto, non ha nemmeno un sito
web.

Il punto G
Google è il motore di
ricerca più conosciuto ed utilizzato nel mondo e rappresenta, per quasi
tutti noi, il punto di accesso con internet. Nonostante la continua
crescita di Google esso non riesce ad indicizzare tutto quello che è
realmente presente nel web, la nostra ricerca è quindi circoscritta
solo ad un numero limitato di fonti. Le informazioni presenti nella
rete, per arrivare fino a noi, vengono trovate (e quindi selezionate
attraverso dei filtri) dal complicato e segreto algoritmo chiamato
PageRank che organizza la ricerca in Google. Si stima che il 70% di
tutte le ricerche su internet passino da li. Per rendere più chiaro
l’agire di questo algoritmo possiamo immaginarcelo come fosse il
bibliotecario che, ad una mia richiesta, attinge da un’amplissima
biblioteca i testi che ritiene più opportuni e me li presenta
nell’ordine che ritiene migliore. È per questo che se provo a cercare
sulla pagina cinese di Google "Tien A Men" i risultati che mi
appariranno saranno diametralmente diversi da quelli che troverei se
facessi la stessa richiesta (in gergo una query) ad altre pagine di
Google nel mondo. In pratica il "bibliotecario" cinese è stato istruito
per non consegnarmi le informazioni che il governo ritiene "scomode".
Continue reading →

Consegnata la petizione per un centro giovanile autogestito a B’zona

Con troppo ritardo pubblico il Comunicato stampa dei GdB per la consegna di 1665 firme per un Centro giovanile autogestito a Bellinzona. Speriamo che il Municipio si svegli, anche se non da segni di vita e anche se nelle petizioni, almeno nel comune di Bellinzona, ho perso fiducia.

Consegnamo oggi la petizione con un chiaro intento, di cui ti vorremmo, lettore, rendere partecipe. Per fare questo un po’ di cronostoria ci fa comodo: la petizione è solo l’ultimo mattone che abbiamo posto per la costruzione di un centro giovanile autogestito a Bellinzona; prima della raccolta delle firme sono state scritte delle lettere al Municipio e anche un incontro è stato fatto con i rappresentanti della Commissione giovanile istituita nell’ambito del Dipartimento della cultura. Tutto ciò ha portato, purtroppo, ad un nulla di fatto: le chiavi della Casetta non le vediamo, se vi è un progetto per la creazione di un centro giovanile nel bellinzonese noi non veniamo interpellati e il contratto di comodato firmato con l’Esecutivo cittadino nel 2005 non viene rispettato. Ed ecco che qui veniamo alla nostra scelta di consegnare in data odierna la petizione. Ieri sera nel tripudio generale si è aperto il carnevale di Bellinzona e quindi le chiavi della città sono state consegnate a Re Rabadan. Anche se non apprezziamo le monarchie siamo sicuri che uno Stato carnascialesco possa fare solo meglio, o al limite ugualmente peggio, in due aspetti che crediamo rilevanti: l’ascolto dei giovani e l’impegno per creare a Bellinzona un centro giovanile.

GdB