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Cambio di rotta!

Un’amica mi ha fatto notare che fino ad oggi nel mio blog non ho inserito niente di veramente mio, aeh, il rapporto di biologia. Ci ho riflettuto quel poco che basta per capire che sto sbagliando qualcosa: se ho apero un blog per postare e linkare cose scritte da altri mi bastava registrarmi su link.autistici.org, ma credo che il blog sia qualcosa di più: un luogo dove posso esprimere le mie idee senza che nessuno me lo imepedisca e condividerle con gli altri ciapati che leggono e commentano questo angolo della rete. Quindi da adesso cercherò di limitare i copia-incolla per aumentare gli articoli scritti dalle mie dita tamburellanti sulla tastiera. Vedremo se raggiungerò quest’obbiettivo: ai postumi l’ardua sentenza.

Giuseppe Ungaretti, Soldati

Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie

(Giuseppe Ungaretti, Soldati)

Niente da aggiungere, aspettando le lezioni su Ungaretti a italiano.

Pronunciata la sentenza per i fatti avvenuti alla scuol Diaz durante il G8 a Genova: schifo totale!

Non ho tempo per scrivere qualcosa su questa sentenza che mi ha fatto incazzare e mi ha rattristato molto. Vi rimando alla feature pubblicata da ch.indymedia.org/it.

Informatevi e informate!

Cosa ti fa arrabiare? Come (r)esisti?

"Se si sogna da soli è solo un sogno,

se si sogna insieme è la realtà che comincia."

El Sup

Il Collettivo Zapatista "Marisol" di Lugano e Indymedia propongono
un censimento-concorso (senza vincitori né vinti) delle esperienze di
r-esistenza locali.
 
Entro il 12 dicembre potranno essere consegnati
opere (testi, fotografie, video, registrazioni, audio, disegni e
oggetti) che rispondano alle domande "Cosa ti arrabiare? Come (r)esisti?".
In Ticino sono molte, ne siamo
certi, le persone e le organizzazioni che si arrabbiano e resistono,
che in comune hanno il rifiuto al sistema capitalistico, che in tanti
piccoli e grandi modi lavorano alla costruzione di un’altra vita, di
un’altra realtà. Con la dignità nel cuore.
I
materiali ricevuti verranno poi catalogati in un sito internet ed in
una pubblicazione e verranno esposti in una mostra che verrà
organizzata in primavera nel nostro cantone.
Una selezione dei lavori partecipanti verrà invece esposta in Messico nell’ambito del "Festival per una rabbia degna"
promosso dall’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN). Il concorso
vuole essere una testimonianza tangibile della solidarietà che valica i
confini ed un modo di mettere in rete le esperienze r-esistenti locali.
 
> Il volantino e il regolamento del concorso (pdf)

 

Paura? Anche no!

La senti?
Quella stretta che sale dallo stomaco fino a chiudere le
vene nel cervello? Quello sbalzo di pressione nello sterno che ti fa
voltare mentre cammini da solo in una splendida notte estiva? Quell’istinto indotto
che ti fa guardare storto il ragazzo che passa dall’altra parte della
strada.

È la paura. La senti?

Eppure fino a ieri non la sentivi, non ne sentivi alcun bisogno.
Eppure è lì, e non sai come è nata nella tua testa. Fino a ieri non
avevi paura di camminare per strada, non avevi paura di offrire da accendere a qualcuno alla
fermata del bus, non sceglievi quale strada percorrere in base alla
presenza di un lampione.
Invece adesso capita. Ma è cambiato qualcosa? Qualcosa di cui non ti sei accorto e che ha fatto nascere la paura?

No. La verità è che non è cambiato niente. La verità è che i
ritornelli rimangono in testa molto di più che i ragionamenti. La
verità è che è difficile spiegarti perché vivi peggio se non per colpa
di qualcuno per strada.
La verità è che la paura non ti serve. Serve a qualcun altro.

Allora il punto è proprio questo. Perché dovresti aver paura?
Cos’hai da perdere? Cos’hai che qualcuno ti vorrebbe portare via?
Niente. Allora forse la paura serve a renderti codardo, a renderti
malleabile, a farti accettare quello che non accetteresti a mente
fredda. La paura è una merce di scambio: io mi prendo la tua paura, ma
tu mi regali la tua libertà e la tua dignità. Un tre per due taroccato
in cui ci rimetti solo tu.

Noi non abbiamo paura. Non abbiamo paura perché sappiamo vedere la
verità nelle strade e nelle persone intorno a noi. Non abbiamo paura
perché non vogliamo arrenderci. Non abbiamo paura perché abbiamo spento
la televisione e abbiamo ricominciato a parlare. Non abbiamo paura perché di paura si nutre il
potere. La paura ti mangia il cuore e ti spegne il cervello.

Noi vogliamo avere coraggio. Perché quando ti raccontano che tutto è
finito, che sei circondato dalla ferocia, dalla crudeltà e dalla
follia, dalla notte, la verità è che c’è sempre un po’ di luce, una fioca stella che illumina
anche il cielo più oscuro. Noi non abbiamo paura della nostra vita,
abbiamo paura della vita che vorrebbero per noi, dell’odio che spargono per confonderci le
idee, della nebbia che impedisce di riconoscere il tuo simile e che
facilita il compito ai veri carnefici.

Non è difficile. Basta aprire gli occhi. E guardare dritto davanti a sé.
Fino all’orizzonte.

[tratto da: https://we.riseup.net/nonhopaura]

::Approfondimenti::

  1. paura.anche.no 
  2. collabora con paura.anche.no