Di ratti e di razzismi, vecchi e nuovi

In questi giorni in Ticino è stata esposta per le strade una campagna pubblicitaria che toglie dall’armadio e espone senza alcun timore vecchi scheletri della Storia recente.
La campagna attuale è stata chiamata “Bala i ratt”, rifacendosi ad un proverbio dialettale che recita “via i gatt, bala i ratt”. Sui cartelloni sono ritratti tre ratti che con felicità maligna di nutrono dei una brillante forma di formaggio, che rappresenta il Canton Ticino. Ai tre roditori è stato anche dato un nome, chiaramente per farli socializzare in facebook.
Venendo a conoscenza di questa nuova trovata a chirao e palese stampo razzista e xenofobo mi sono ricordato di un film, Der ewige Jude, prodotto dall’Ufficio di propaganda del regime nazista, diretto dal tristemente noto Joseph Goebbels. Anche questo film si serve dei ratti, paragonandoli agli ebrei.

La somiglianza tra le due propagande fa accapponare la pelle, vero?

Su archive.org potete trovare il film in questione, addirittura due versioni di grandezza diversa: 1 e 2.
Altri approfondimenti si possono trovare nella pagina di Wikipedia linkata prima.

3 comments ↓

#1 om on 09.29.10 at 07:59

Pubblicità inquietante, anche Art Spiegelman nel suo fumetto “Maus” rappresentava gli ebrei come dei topi. Inquietante perche i gatti erano i nazisti. E seguendo lo slogan della campagna, in questo caso i gatti sarebbero gli svizzeri…

http://it.wikipedia.org/wiki/Maus

#2 yabasta on 09.29.10 at 17:18

Non avevo nemmeno pensato a Maus, ma anche qui il collegamento è lampante. L’avevo letto qualche hanno fa: bellissimo libro!

#3 bardanera on 12.07.10 at 18:57

Ciao!
ti segnalo il mio nuovo blog…dacci un’occhiata che pian pianino ci sto caricando su parecchia roba!
bardanera (lio)
bardanera.noblogs.org